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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

sabato 9 maggio 2020

La Gubana

Se c'è un dolce che mi ha sempre accompagnato nelle avventure nel Triveneto quello è la cubana.
Dolce da forno,  tipico delle Valli del Natisone nel Cividalese, buono per tutte le ricorrenze, è simbolo delle tradizioni e dell'ospitalità ancora vive nei paesi. 
Si ricava da un sapiente mix di ingredienti: farina di grano tenero, zucchero, uva passa, uova fresche intere, burro, noci, nocciole, mandorle, pinoli, amaretti, scorza grattugiata di limone, grappa, rum, brandy, crema di marsala, lievito di birra e sale.
La gubana si presenta con caratteristica forma a chiocciola con un diametro di circa 20 cm.; nel 1990 è stato istituito il Consorzio per la protezione del marchio gubana allo scopo di tutelare i produttori della specifica zona di produzione e stabilire specifiche norme e ingredienti per la sua preparazione.
La gubana è un dolce di origini antiche; viene citata per la prima volta nel 1409 quando compare inserita tra le 72 vivande servite nel banchetto in onore di Papa Gregorio XII giunto a Cividale per presiedere un burrascoso concilio.
Personalmente amo consumarla, soprattutto in inverno, bagnata con qualche goccia di grappa che serve a sprigionare gli aromi della generosa farcitura di frutta secca. Si accompagna molto bene, oltre che con la grappa, anche con vini friulani come il Picolit, il Verduzzo o la Ribolla Gialla.
Sperando di avervi incuriosito, vi saluto. Prosit!

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