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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

martedì 28 luglio 2020

Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore

A Pieve di Cadore, nella centrale Piazza Tiziano, spicca la mole cinquecentesca  del Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore che, da sempre, accoglie nei suoi storici spazi i rappresentanti dei ventidue comuni cadorini che compongono la Comunità stessa.
Un'istituzione risalente al XIV secolo, dotata di propri statuti e di un'autonomia amministrativa conservata fino all'epoca napoleonica e ricostituita poi nel 1875 come ente morale (configurazione che conserva tuttora) con il fine di custodire e valorizzare la storia antica e moderna del Cadore.
Il Consiglio Generale della Magnifica Comunità del Cadore nel 1444 prese la decisione di edificare un primo edificio: una cancelleria che avrebbe custodito gli atti amministrativi, politici e giudiziari, dotandola anche di un campanile. 
Al termine dei lavori, nel 1492, l'edificio era dotato di una sala per le adunanze del Consiglio e di un fondaco per il deposito delle granaglie destinato ai bisogni alimentari della popolazione. In seguito si diede luogo a varie fasi di restauro a seguito di vicende che interessarono la struttura: dopo i danneggiamenti seguiti alle guerre cambraiche, nel 1588 un pauroso incendio aggredì l'edificio ma si riuscì a salvare l'archivio e poco dopo, nell'inverno del 1599, la facciata franò letteralmente sulla piazza a causa del peso di una copiosa nevicata. Nel 1683 il palazzo fu interessato alla costruzione del carcere giudiziario approvato dal governo della Serenissima;  alla base della torre civica furono ricavate delle lugubri celle, oggi visitabili, che ospitarono i reclusi in attesa di giudizio da parte dal Consolato del Cadore (organo di giudizio che aveva sede nel palazzo); in seguito furono usate dagli occupanti francesi seguiti dagli Austriaci e, infine, durante la Prima Guerra Mondiale, dal Tribunale di Guerra Italiano che emise anche delle condanne alla pena capitale. Attualmente parte dell'area è stata riqualificata e ospita un book shop e il Gran Caffè Tiziano (oggi chiuso in attesa di un gestore), annoverato oggi tra i locali storici del Veneto.
Al primo piano colpisce, per imponenza e solennità, la sala consiliare;
calda e accogliente, ospita alcune opere d'arte di pregio come la Dedizione del Cadore a Venezia di Cesare Vecellio
e la Madonna con Bambino, San Marco e le allegorie della Fede e della Fortezza di Marco Vecellio,
a testimonianza della fervore artistico della bottega fondata dal Maestro Tiziano.
Particolarmente pregevoli sono alcuni soffitti a cassettoni: il più antico nella sala della Presidenza, ornato da motivi vegetali, presenta al centro l'antico stemma della Comunità; 
il secondo, nell'ufficio di Segreteria, realizzato tra il 1862 e il 1864 dal maestro intagliatore zoldano Valentino Panciera Besarel, rappresenta l'unità politica, spirituale e culturale del Cadore. Colpisce la magnificenza dei fregi alle pareti, dove sono rappresentati personaggi illustri del Cadore dei tempi passati in 34 nicchie.
Nella sede dell'Ente sono inoltre presenti: un  cospicuo archivio (atti e pergamene dal XIII al XIX secolo), una biblioteca moderna che raccoglie studi e ricerche sulla storia del Cadore, nonché una biblioteca specialistica dedicata a Tiziano Vecellio.
Visitabile dal 20 giugno al 10 settembre dal lunedì al sabato dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,00 (in agosto è aperto anche la domenica); nel restante periodo dell'anno da lunedì a sabato dalle ore 9,30 alle 12,30.
Al secondo piano dello stesso edificio troviamo il MARC (Museo Archeologico Cadorino "Enrico De Lotto") che conserva testimonianze di un importante centro di culto "terapeutico" legato alle acque della vicina Lagole e praticato sin dal VI secolo a.C. 
La documentazione epigrafica della lingua venetica in esso costituita è seconda per importanza solo a quella di Este (PD). Visitabile dal 1 aprile al 30 giugno e dal 16 settembre al 15 ottobre, dal lunedì al sabato dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30; dal 1 luglio al 15 settembre e la settimana di Natale, tutti i giorni dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00. Nel restante periodo dell'anno la visita è possibile su prenotazione.
Un caro saluto.