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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

mercoledì 20 agosto 2008

Museo Minerario di Cadipietra

Nel giorno di Ferragosto il tempo è inclemente. Nel pomeriggio, sotto una fitta pioggia, insieme ai miei compagni di viaggio, decidiamo di visitare il Museo Minerario di Cadipietra.
Se Predoi era la sede "operativa" delle miniere in Valle Aurina, Cadipietra era la sede amministrativa. In quello che era il granaio, nel 2000 è stato inaugurato il museo. Presentando il biglietto di ingresso alla miniera si ha diritto ad uno sconto sul biglietto di ingresso che in questo caso costa due Euro.
L'edificio che ospita il museo è stato completamente ristrutturato; se all'esterno sono rimaste le mura massicce delle costruzioni d'epoca, l'interno è stato splendidamente adattato a superficie museale con soppalchi, scale ed espositori in legno, cristallo e acciaio. Tutta l'interessante mostra ruota attorno alla raccolta della famiglia Enzemberg, ultima proprietaria della miniera.
Libri, dipinti, modellini di impianti tecnologici al servizio dei minatori, mappe, statuine, campioni di minerali, oggetti e documenti provenienti dalla miniera ci fanno rivivere la storia dell'attività mineraria in Valle Aurina.
Tra i documenti, interessante è una relazione scritta sulla fusione del minerale che era particolarmente apprezzato per la sua duttilità. Il minerale, una volta fuso, veniva messo in commercio nella forma del cosiddetto rame rosetta.
Al secondo e al terzo piano, due schermi al plasma proiettano non stop due documentari con le testimonianze dell'ultimo proprietario e degli ultimi minatori che hanno popolato questo mondo sotterraneo.
Al primo piano della struttura è presente uno spazio espositivo dedicato a mostre temporanee; ancora per pochi giorni c'è una interessante serie di graziosi modelli (alcuni in movimento) che riproducono fedelmente gli ambienti in cui vivevano e lavoravano le famiglie contadine del Sudtirolo.
Il museo è visitabile dal 1° aprile a fine ottobre, tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 9,30 alle 16,30 e dal 26 dicembre a Pasqua con orari variabili.
Terminata la visita usciamo ma fuori dal museo continua a piovere e pertanto si va a pranzo in attesa di una eventuale schiarita. La scelta cade sul locale a fianco della stazione a valle della funivia di Klausberg dove abbiamo avuto la fortuna di trovare un tavolo libero. Da provare i maccheroni alla pastora e il favoloso strudel.
All'interno del locale decidiamo di concludere il ferragosto con un'idea stravagante: andare a visitare il Museo dei Presepi di Lutago.

2 commenti:

Raffaele ha detto...

E' consigliabile visitare nello stesso giorno (magari piovoso!)sia la miniera che il museo poichè insieme danno un quadro completo ed organico della cultura e dell'economia della valle. Da non perdere i due documentari-intervista fatti al conte Enzenberg e a due ex minatori: si può delineare una visione malinconica e romantica del passato della valle Aurina.
E' stata una bellissima giornata malgrado il tempo!
Raffaele

Trekker ha detto...

Ottimo suggerimento.