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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

domenica 7 agosto 2022

Franzensfeste - Fortezza

Di ritorno dal "Water Light Festival" di Bressanone abbiamo deciso di fermarci a visitare l'imponente fortezza di Fortezza (!). Sembra un gioco di parole ma la località prende proprio il nome da una gigantesca costruzione militare che sorge a nord della conca di Bressanone, laddove la Valle Isarco si restringe in una strozzatura che consente il passaggio al solo Isarco e alla viabilità di fondovalle. Su questa strada sono transitato parecchie volte diretto a Vipiteno, Colle Isarco o in Austria e tutte le volte questa fortezza suscitava in me una enorme curiosità; dopo circa trent'anni dal primo "avvistamento", è giunto il momento di porre fine a questa attesa.
La giornata è scaldata da un sole gagliardo, poco traffico in giro. In breve arriviamo al parcheggio ai piedi della nostra meta. Individuiamo l'ingresso tra le possenti mura di cinta e, approfittando della "Brixen Card" che ci hanno consegnato durante il soggiorno a Bressanone, accediamo alla struttura in totale gratuità.
Siamo nel primo vasto cortile e ci sentiamo davvero molto piccoli.
Con la sua gigantesca mole che occupa 65000 metri quadri, il Forte di Fortezza è un autentico labirinto di stanze,
corridoi,
camminamenti,
tunnel scavati nella roccia,
cortili,
ex polveriere
e scale.
Esso non solo è considerato una delle più interessanti fortificazioni dell’arco alpino, ma ha in carico una storia piena di vicissitudini e alcuni misteri.
Nel 1787 la “Armee d’Italie” di Napoleone avanza contro l’Austria attraversando verso nord la Valle Isarco. Sulla base di questa esperienza, nel 1830, dopo lo scoppio di una nuova rivoluzione in Francia, l’Austria comincia a fortificare i suoi confini meridionali che passavano anche in questi luoghi. Tre anni dopo, nel 1833 ha inizio la costruzione dell’attuale Fortezza sotto l’Arciduca Giovanni. Su progetto di Franz von Scholl viene costruita un baluardo funzionale utilizzando oltre 20 milioni di mattoni e quasi 250 mila metri cubi di granito.
Il Forte di Fortezza viene suddiviso in tre settori, ognuno dei quali in grado di difendersi autonomamente.
Ogni ingresso ha una doppia o tripla protezione, le feritoie non hanno angoli morti.
Nel 1838, dopo soli cinque anni, avviene l'inaugurazione del Forte intitolato all’Imperatore Francesco I, scomparso qualche tempo prima che venisse portato a termine.
I costi dell’opera ammontarono a circa 2,6 milioni di fiorini (400 milioni di Euro attuali).
Nel 1845 viene eretta una cappella nel cortile interno; è considerata tra le prime costruzioni neogotiche in Tirolo.
Nel 1882, con la sottoscrizione della Triplice Alleanza con la quale Austria, Italia e Germania si assicurano pace reciproca, il forte perde la sua funzione di sbarramento e viene degradato a deposito.
Al termine della Prima Guerra Mondiale, nel 1919, l'Alto Adige viene annesso all’Italia e il Forte passa sotto la giurisdizione dell’Esercito Italiano.
Nel 1939 viene realizzato un lago artificiale ai piedi del forte.
Il nuovo bacino sommerge il piccolo borgo di Unterau, posto a sud del forte. Anche una parte del forte viene allagata.
Il mistero a cui accennavo prima è legato a quanto accaduto nel 1943 quando Benito Mussolini fa trasportare da Roma a Milano 127,5 tonnellate d’oro, le riserve auree della Banca d’Italia. Attraverso la sua Repubblica di Salò, di fatto un protettorato di Hitler, l’oro arriva nelle mani dell’amministrazione militare tedesca, che lo nasconde nella fortezza. Nel 1944 tre carichi d’oro lasciano nuovamente il forte. Di una parte delle riserve auree si perdono le tracce nella confusione degli ultimi giorni di guerra.
Nel 1945 un attacco aereo alla linea ferroviaria del Brennero, distrugge una piccola parte della  vicina fortezza.
Dal 1945 al 2003 il Forte di Fortezza è utilizzato dall’Esercito Italiano come deposito di armi e munizioni. Gli Alpini della Brigata Tridentina assolvono qui il loro servizio militare, sorvegliando l’intera struttura 24 ore su 24.
Dopo la dismissione della struttura da parte dell'Esercito, vengono realizzati lavori di ristrutturazione che portano nel 2008 all'apertura del forte al pubblico.
Nel 2013 il forte diventa proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano e dal 2017 è gestito dall'Azienda Musei Provinciali.
Fortunatamente gli ambienti interni sono freschi e piacevoli nonostante la canicola esterna difficile da sopportare.
La nostra interessante visita termina qui e ci apprestiamo a raggiungere l'auto non prima di esserci rinfrescati ad una fontanella nel forte.
Orario apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 16 (18 da maggio a ottobre). Chiuso gennaio e febbraio e il lunedì. Ulteriori info aggiornate qui.
Un caro saluto.


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