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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

domenica 14 marzo 2021

Malcesine

Approfittando di un breve periodo di pausa dagli impegni personali, sono tornato sul Lago di Garda. A causa dei provvedimenti legati al Coronavirus ho limitato i movimenti alla sponda veneta del lago che, comunque, conoscevo solo di sfuggita. 
Il tempo è discreto per cui, insieme a Elena, lascio il Cadore alla volta della provincia di Verona.
Abbiamo stabilito la base presso l'Hotel Lago di Garda di Malcesine; un grazioso e confortevole alberghetto in pieno centro con comodo parcheggio pubblico (gratuito in bassa stagione) nelle immediate vicinanze.
Le camere all'ultimo piano hanno una bella vista sul Monte Baldo o sull'azzurro del lago.
Sistemati i pochi bagagli che avevamo al seguito, andiamo alla scoperta di questa pittoresca cittadina rivierasca.
Siamo in pieno centro storico, scendiamo verso le rive del Garda alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti e ci imbattiamo nel Ristorante Italia con una bellissima veranda protetta da vetri direttamente sul lago; il menù è orientato verso la clientela proveniente dal mondo germanofono tuttavia abbiamo trovato modo di apprezzare alcuni piatti davvero ben fatti; la vista sulla sponda opposta del Garda è splendida.
Al termine usciamo dal locale e facciamo il punto della situazione. Malcesine è un angolo incantato che, in passato, affascinò Goethe, Klimt e Kafka. Da allora i vicoli medioevali, il lungolago vivacizzato nella stagione estiva da ristoranti e negozi, le spiagge delle amene frazioni di Cassone e Navene, sono tra i luoghi più frequentati del Lago di Garda.
Forse il simbolo più conosciuto è il castello Scaligero che, abbarbicato sulla rocca, vigila da secoli sui tetti di Malcesine.
Ci dirigiamo, quindi, verso la fortezza; imbocchiamo una delle caratteristiche stradine acciottolate che, attraversando il centro storico, ci portano verso il castello. 
Le antiche mura, i viottoli, gli archi in pietra,
le rocce affioranti dal selciato, tutto parla della sua storia antica, racchiusa e protetta dai bastioni del maniero che ospita i musei di storia naturale del Baldo e del Garda. 
In breve siamo sotto le sue imponenti mura;
non possiamo purtroppo visitarlo per le disposizioni anti pandemia ma la sola vista di queste antiche pietre suscita meraviglia e rispetto.
Il castello Scaligero, in realtà insediamento longobardo di epoca più remota, regala scorci panoramici indimenticabili. 
La vista emozionante sul lago e sull'abitato che si ha dalla torre più alta, visitata oltre vent'anni fa, vale i molto gradini su cui bisogna arrampicarsi. Nelle giornate limpide si spazia da Riva del Garda alla rocca di Manerba. 
Ci ripromettiamo di ritornare per avere l'occasione di visitarlo.
Bighelloniamo senza meta tra le silenti stradine del centro storico
e scendiamo verso il lago dove scopriamo scorci di una bellezza commovente,
solitari approdi sul lago,
accessi impervi.
Il sole che tramonta ci regala cromie e atmosfere di un romanticismo unico.
Capisco il motivo per il quale i Tedeschi si sono innamorati di questi posti e li frequentano da oltre due secoli.
In lontananza l'Isola dell'Olivo si accende come in un miraggio sahariano.
Con questa luce soffusa ci aggiriamo sul lungolago sospesi in un'atmosfera rarefatta.
Lo specchio d'acqua stranamente non è solcato dai vaporetti che collegano le varie località rivierasche; i provvedimenti governativi per combattere il Covid hanno svuotato le strade e le acque. 
Pur essendo ancora lontani dall'ora del coprifuoco, ci sentiamo in qualche modo colpevoli ad essere gli unici fruitori di questa magnifica serata.
La temperatura si abbassa sensibilmente per cui rientriamo in albergo.
Il giorno dopo facciamo una bella passeggiata sulle spiagge a nord di Malcesine
per avere una vista del castello dal lago.
Certo che doveva incutere un certo timore a eventuali malintenzionati.
Immagino quanta vita ci sia l'estate lungo queste sponde su cui si frangono pigramente le onde del Garda.
Panchine opportunamente sistemate sulle sponde ci consentono di fare il pieno di colori ed energia.
La nostra visita a questo romantico borgo si conclude qui. 
Andremo alla scoperta di altri paesini sulla sponda veronese del nostro amato Garda.
Un caro saluto.

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