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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

lunedì 8 giugno 2009

Limone del Garda

Il nome Limon appare in alcuni documenti del X secolo con alcune sue trasformazioni in Limonum, Limono e Limone. Il nome di questa cittadina non deriva dai limoni che avevano trovato qui un habitat eccellente per attecchire bensì, probabilmente, dal termine limen (confine) o lima (fiume).
Determinante per lo sviluppo socio-economico-culturale di Limone fu il dominio della Repubblica di Venezia a partire dalla prima metà del XV secolo. Grazie alle capacità amministrative e imprenditoriali della Serenissima, Limone passò da una semplice economia rurale (pesca e coltivazione di ulivi) ad un diverso metodo di sfruttamento del territorio; nacquero così le limonaie nelle cui serre si producevano limoni, cedri e arance che Venezia esportava in tutta Europa.
Ma a Limone c'erano anche altre fiorenti attività: allevamenti di bachi da seta, produzione di carta, calce e magnesia.
Il benessere raggiunto dalla cittadina rivierasca subì un brusco rallentamento quando le vicende della Prima Guerra Mondiale la colpirono pesantemente. Limone venne a trovarsi al confine tra il Regno d'Italia e l'Impero Austro-Ungarico e la popolazione venne evacuata per alcuni anni.
Dopo la guerra, Limone venne tagliata fuori dal progresso legato allo sviluppo delle nuove vie di comunicazione in quanto era raggiungibile solo via lago o attraverso scomode strade che scendevano dai monti sovrastanti. Si ritornò così alla coltivazione degli ulivi e alla pesca.
Il 1932 segna la rinascita della città allorquando viene ultimata la bella strada Gardesana Occidentale che la collega comodamente ai paesi limitrofi.
I primi turisti che scendevano dalle fredde regioni del Nord Europa trasformarono questo borgo di pescatori nello splendido centro turistico che possiamo oggi ammirare.
Molteplici sono stati i fattori che hanno influito sul suo sviluppo: la magnifica posizione sul lago,
la morfologia del territorio,
lo sviluppo urbanistico del centro storico, le condizioni climatiche,
la vivacità degli abitanti. In poco più di mezzo secolo sono sorti campeggi, pensioni, locande, alberghi, ristoranti, residence, bar e negozi che popolano il centro storico e che fanno del turismo l'unica attività economica di Limone.
In effetti, tutte le volte che ho visitato questa cittadina ho avuto il piacere di apprezzare la cura che gli abitanti hanno per i turisti; le vie del centro storico sono pulitissime,
le case piene di fiori ai balconi,
le spiagge libere curatissime
e le iniziative in favore degli ospiti mai banali.
Ancora una curiosità. A causa dell'antico isolamento nel quale il borgo è stato chiuso per tanto tempo si è sviluppata una mutazione genetica che ha prodotto, in una buona parte della popolazione locale, una proteina anomala (A-1 Milano) che ha la capacità di ripulire le arterie dal colesterolo e di curare, quindi, l'arteriosclerosi e altre malattie cardiovascolari. In sostanza, gli abitanti di Limone per questa mutazione genetica e per le sane abitudini alimentari godono di aspettative di vita invidiabili.

2 commenti:

Wulfenia ha detto...

ciao trekker, complimenti per il post.

Anna ha detto...

..anch'io voglio quella proteina!!! ne ho proprio bisogno!!:-)