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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

mercoledì 3 giugno 2009

La Valsugana ovvero la Bastard's Valley

Il ponte del 2 giugno l'ho trascorso in Valsugana e precisamente a Levico Terme con un paio di puntatine a Trento.
Mia figlia mi aveva chiesto di portarla in quei posti. Inizialmente questa cosa mi ha stupito poi ho capito i motivi: si trattava di una specie di "pellegrinaggio" ma di questo scriverò dopo.
Sabato 30 maggio partiamo attorno alle 2 di pomeriggio e, dopo una piacevole corsa in macchina con poco traffico in strada, arriviamo a Levico attorno alle 6 dove raggiungiamo, in riva al lago omonimo, l'hotel Florida che avevo prenotato la settimana precedente. 

Mi sento di consigliare questo alberghetto per l'ottimo rapporto qualità/prezzo, per l'ambiente familiare e per la posizione.

Il tempo non promette niente di buono. Dopo la sistemazione dei bagagli attraversiamo il prato davanti all'albergo e facciamo una breve passeggiata sul lago dove possiamo respirare a pieni polmoni l'aria frizzante del posto.
Il giorno dopo il cielo è colmo di minacciosi nuvoloni. Poca speranza di poter godere di qualcosa di interessante se non quella di passeggiare per qualche paese del fondo valle. Decidiamo, quindi, di visitare Levico.

Questa graziosa città, dominata dal gruppo del Lagorai a nord e dall'altopiano di Lavarone a sud, sorge sulla sponda sinistra del Brenta. E' nota per le sue terme conosciute già nel Medio Evo quando i minatori, durante lo scavo di gallerie minerarie, scoprirono nelle viscere del Monte Fronte (mt. 1582 s.l.m) una sorgente di acqua arsenicale-ferrugginosa. Le acque meteoriche traggono le sostanze che portano in soluzione dalle rocce attraversate (pirite, calcopirite, arsenopirite) impiegando diversi mesi prima di giungere alla sorgente.
Nel 1860 iniziò lo sviluppo termale della città di Levico Terme che fin dal 1887 era conosciuta in tutta Europa per le sue rare acque ed assiduamente frequentata dai componenti di casa Asburgo.
L'attrattiva principale della città è senz'altro il meraviglioso parco storico che è il più grande del Trentino. Un'oasi tranquilla e silenziosa da visitare senza fretta. Inaugurato nel 1905 è sede del caratteristico mercatino di Natale di Levico aperto dalla fine di Novembre all'Epifania. All'ingresso colpisce un monumento ricavato dal tronco di una gigantesca sequoia morta nel parco qualche anno fa. 

Nel parco si trovano 550 piante alcune delle quali di notevole bellezza e pregio. 

Purtroppo abbiamo dovuto concludere il giro anzitempo per la pioggia che ha cominciato a cadere copiosa. 

Nel pomeriggio, sempre sotto la pioggia, abbiamo effettuato un "pellegrinaggio" in tre paesi della Valsugana: Vigolo Vattaro,

Pergine 

e Baselga di Pinè 

che sono i luoghi di origine dei tre componenti del gruppo rock "The Bastard Sons of Dioniso" reduce dalla fortunata trasmissione "X-Factor". Eh si, mia figlia è una sfegatata fan di questa band e mi ha trascinato in questo tour piuttosto "umido".
In serata ci siamo trasferiti a Trento dove la stessa band partecipava ad una convention rock con altri gruppi del panorama musicale trentino. Nonostante la pioggia, abbiamo l'occasione di apprezzare il bel centro storico del capoluogo mentre ci dirigiamo verso Piazza Dante, sede della kermesse.
Come per miracolo la pioggia smette. Sono le sette, il concerto comincerà alle nove così abbiamo la possibilità di guadagnare dei posti privilegiati... ma aspettare due ore, in piedi, in mezzo ad un nugolo di ragazzine scatenate, pronte a strillare non appena qualcuna crede di aver visto uno dei "Bastards" non è proprio una esperienza rilassante. 
Le due ore (curiosamente ridotte a un'ora e mezza) passano e sul palco sale Gaudi (anche lui un protagonista di X-Factor)

che introduce il primo gruppo. 
Si tratta degli "Alchimia", una delle più interessanti realtà della scena musicale del capoluogo. Tutti giovanissimi ma dal "sound" trascinante.

Seguono i "Lemonade" dalla Valsugana con il loro rock metallico.

Arrivano poi quelli che io considero una vera sorpresa: gli "Anansi&Buffalo Soldiers". Gruppo affiatato che ha proposto pezzi reggae trascinanti che hanno coinvolto tutto il pubblico presente.

Sono le 22,30 quando la tensione dell'attesa nelle ragazzine che mi circondano si fa palpabile e, come una liberazione, un boato accoglie sul palco i "Bastard Sons of Dioniso" che attaccano immediatamente con una mezz'ora di rock ruvido e aggressivo.

Conclude la serata Gaudi con un'ora di musica elettronica magistralmente estratta da un banco mixer davvero strano. 

Che dire? Erano molti anni che non assistevo ad un concerto rock e questa serata mi ha fatto tornare indietro nel tempo. 
Insieme a Valentina contentissima per aver visto da vicino i suoi beniamini, rientriamo a Levico che sono quasi le due di notte.
Il mattino seguente è una splendida mattina per cui dopo la colazione vagabondiamo sulle rive del Lago di Levico 

e del vicino Lago di Caldonazzo 

poi decidiamo di ritornare a Trento per ammirare con più calma e, soprattutto, senza pioggia il suo centro storico.
Siamo ritornati in Piazza Duomo dominata dalla Cattedrale di S. Vigilio edificata nel XIII secolo. 

Dopo la chiesa, lo sguardo viene rapito dagli affreschi che ricoprono le pareti esterne del Palazzo Pretorio, antica residenza vescovile, orlato da una merlatura e decorato con bifore. Accanto a questo palazzo sorge la Torre Civica costruita prima dell'anno mille quale mastio del Palazzo Pretorio. 

Su di essa è presente un grande orologio e all'interno si trova la campana della Renga, ovvero la campana che chiamava "all'Arengo", alle pubbliche assemblee e alle condanne a morte eseguite nella sottostante Piazza Duomo.
Al centro della piazza la bella fontana del Nettuno.
Ci siamo fermati a pranzare in un ristorantino del centro e poi siamo ritornati in Valsugana. Breve giro su in quota a Vetriolo che domina l'intera Valsugana dove abbiamo concluso questa "tre giorni trentina".

Un caro saluto.

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