Chi va per montagne non avrà fatto a meno di notare che molti presunti "escursionisti" non hanno alcun rispetto dell'ambiente che percorrono e delle più elementari regole di comportamento. Amo dire che questi "escursionisti" stanno alla montagna come il parmigiano sta allo spaghetto allo scoglio.
Sul finire dello scorso anno, l'Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche (UIAA) ha approvato la "Declaration on Mountain Ethics"; se tale importante organo di autogoverno delle varie Associazioni ha sentito la necessità di redigere e diffondere tale documento vuol dire che il malcostume che sembrava appannaggio dei soli ambienti di pianura sta raggiungendo anche le nostre montagne.
Vediamo allora di focalizzare la nostra attenzione su alcuni punti della Dichiarazione che trovo particolarmente interessanti.
RESPONSABILITÀ' PERSONALE: la montagna è un ambiente nel quale vi è l'obiettivo rischio di incidenti e dove un soccorso può non essere disponibile. Con questo concetto, alpinisti ed escursionisti devono essere consci che le attività in montagna sono effettuate a loro rischio e pericolo ed essi stessi sono responsabili della propria sicurezza. Le azioni dei singoli non devono mettere in pericolo altre persone né danneggiare l'ambiente.
SPIRITO DI GRUPPO: i componenti di un gruppo devono essere preparati ad accettare compromessi tra i bisogni e le capacità di tutto il gruppo. Scalate e progressioni avranno maggiore possibilità di successo quando i componenti si aiutano ed incoraggiano a vicenda.
COMUNITÀ' ALPINISTICA: ogni persona che incontriamo in montagna merita il massimo rispetto. Anche (e soprattutto) in luoghi isolati o in situazioni di stress dobbiamo sempre trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi stessi.
VIAGGI IN PAESI STRANIERI: quando siamo ospiti di altri paesi dobbiamo sempre comportarci con rispetto e cortesia. Dobbiamo mostrare considerazione per la popolazione locale e la sua cultura. Dobbiamo rispettare lo stile e l'etica di arrampicata del posto e non fissare attrezzature ed ancoraggi dove questo è contrario all'etica tradizionale del luogo o dove non esistono regole. Dobbiamo rispettare le montagne sacre e cercare di sostenere l'economia e la gente del luogo. La comprensione della cultura locale fa parte di una completa esperienza di viaggio.
EMERGENZE, INCIDENTI E MORTE: dobbiamo essere preparati ad affrontare emergenze e situazioni che portano a incidenti seri o alla morte. Tutti i partecipanti alle attività di montagna devono chiaramente comprendere i rischi e i pericoli e il bisogno di avere adeguate capacità, conoscenze ed equipaggiamento. Si deve essere pronti ad aiutare gli altri in caso di emergenza o incidente e anche essere pronti ad affrontare le conseguenze di una tragedia; l'obiettivo di una escursione o arrampicata può essere sacrificato per assistere altri in difficoltà.
ACCESSO E PROTEZIONE: la libertà di accesso a montagne e pareti in modo responsabile è un diritto fondamentale. Dobbiamo sempre praticare le nostre attività in modo rispettoso dell'ambiente ed essere proattivi nel conservare la natura ed il paesaggio. Dobbiamo rispettare sempre le limitazioni di accesso concordate tra alpinisti, autorità locali ed organizzazioni per la protezione dell'ambiente.
STILE: la qualità dell'esperienza vissuta e il modo in cui risolviamo i problemi della salita contano più del successo. Dobbiamo sempre sforzarci di non lasciare tracce del nostro passaggio.
Con queste brevi note auguro a tutti voi buone vacanze.
3 commenti:
Complimenti per questo post.. Sarebbe da pubblicarlo e fare cartelloni da appendere ovunque, chissà che i "sapienti" che credon di conoscere a menadito l'ambiente cadano dal loro piedistallo e aprano gli occhi. Saluti
L'ultima foto è in un luogo a me molto caro. Questo post non fa una grinza, peccato che nella realtà succedano ancora cose molto diverse.
Teniamo duro e diffondiamo il concetto......
un saluto
Luca e Marisa
Carissimi, grazie per la visita. Io comunque sono in partenza per quei posti. Magari ci si vede lassù.
Un caro saluto.
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