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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

domenica 8 marzo 2009

Wish you were here

Così pensi di poter distinguere il paradiso dall'inferno.
Cieli azzurri dal dolore.
Puoi distinguere un prato verde da un freddo binario d'acciaio?
Un sorriso da un velo?
Tu credi di saper distinguere?
E ti hanno fatto barattare i tuoi eroi con dei fantasmi?
Ceneri ardenti con degli alberi?
Aria calda con fresca brezza?
Una magra consolazione per il cambiamento?
Hai scambiato una parte da comparsa in guerra con un ruolo di comando in gabbia?
Come vorrei che tu fossi qui.
Siamo solo due anime perse che nuotano in una vasca per pesci
anno dopo anno
correndo sullo stesso vecchio terreno.
Cosa abbiamo trovato?
Le stesse vecchie paure.
Vorrei che tu fossi qui.

                                                     Pink Floyd, 1975
Questa canzone è stata dedicata dai Pink Floyd al loro fondatore Syd Barrett che nel '68 lasciò il gruppo per gravi scompensi mentali e sparì lasciando un grande vuoto. Sette anni dopo, durante un ascolto di prova del disco presso i mitici Abbey Road Studios, un uomo grasso e glabro era seduto tra i pochi presenti e nessuno lo riconobbe. Era Barrett che ascoltò il disco e poi si dileguò di nuovo senza più rivederli. 

3 commenti:

Marco Berri ha detto...

ciao,
la canzone è fantastica! Estrae tutta l'acidità del periodo!!! fantastico!!!!
Anche se il brano che preferisco in assoluto rimane breathe!!!

ciao!

Trekker ha detto...

Già... gran bel periodo. Ricco di stimoli e novità musicali che sono diventati mito.

Anonimo ha detto...

Bel periodo he ha fatto da trmpolino di lancio per la "new wave", gran bel movimento artistico, culturale, musicale soprattutto.