Il post precedente mi dà lo spunto per parlare di un premio vero, istituito da amici speciali ed assegnato da una giuria di eccellenza a professionisti dell'informazione che si impegnano a raccontare un'infanzia e un'adolescenza rubata e tormentata in ogni angolo del mondo.
Oggi per me è una giornata di profonda riflessione; non può che essere così. Dopo aver assistito ieri sera all'evento finale del premio giornalistico "I Nostri Angeli" istituito dalla "Fondazione Luchetta" a Trieste nella splendida Piazza Unità, non posso non pensare a quanta infanzia violata ci sia in ogni angolo del nostro pianeta. Per la professione che svolgo mi è capitato più volte di entrare in contatto con realtà terribili e difficili da raccontare; le sensazioni si accavallano nella mente e nel cuore in maniera tumultuosa e selvaggia, vorrebbero uscire e comunicare alla "comoda e sicura" civiltà del benessere cosa significhi, per un bimbetto minuscolo, un sorriso o una carezza, un pallone sgonfio o una maglietta non griffata. Per fortuna ci sono dei giornalisti in prima linea che sono molto più bravi a raccontare queste storie ed è a loro che è rivolto questo Premio.
Il mio amico Mauro provvederà quanto prima a pubblicare sul sito ufficiale della Fondazione un completo resoconto della manifestazione.
Nella mia mente rimangono tante belle immagini e sensazioni, colloqui e incontri, buoni propositi e fiducia nel futuro. Mi ha fatto piacere salutare e scambiare poche battute con i giornalisti Toni Capuozzo, Paolo Pichierri di Telequattro e Marinella Chirico di RaiTre FVG; persone le cui doti umane e professionali ho avuto modo di apprezzare in precedenti occasioni. Ho potuto riabbracciare Mauro Utel che, nonostante la vicinanza (abitiamo entrambi a Trieste), non vedevo da diversi mesi. Il dott. Andolina è stato, come sempre, squisito e generoso nel ricordare, anche dal palco della manifestazione, la collaborazione e l'amicizia che si è creata tra la Fondazione e l'organizzazione per la quale lavoro. Infine l'incontro, purtroppo molto veloce, con il Presidente Enzo Angiolini che ho ringraziato per quello che è riuscito a realizzare insieme ai suoi collaboratori.
Oltre a tutto questo, della serata di ieri mi rimarrà in mente la splendida scenografia incastonata in una delle più belle piazze d'Italia; le canzoni di Edoardo Bennato che hanno allietato la serata e tre mini fiction realizzate da Sebastiano Somma in Bosnia.
Grazie Fondazione... grazie di cuore.
Chiudo ricordando una cosa atroce che mi è stata raccontata da un amico che ha avuto il coraggio e la forza di superare tutte la barriere burocratiche per adottare un bambino proveniente da una delle repubbliche nate dalla dissoluzione dell'U.R.S.S.: quando è entrato nell'orfanotrofio per abbracciare quello che di li a poco sarebbe diventato il suo bambino ha visto altri piccoli con terribili e vistose cicatrici sulla schiena........ a voi le conclusioni.
Se potete aiutate la Fondazione.
A presto.
Una immagine dello scorso anno.
2 commenti:
“Caro Amico ti scrivo…” citava una celebre canzone degli anni “nostri”, oggi più che mai attuale a causa della frenesia dei tempi moderni che non ci permette di vederci quanto vorremmo, magari davanti ad un buon caffè delle nostre piazze, ma che fortunatamente ci dà la tecnologia per rimanere in contatto quando, tra una pagina e l’altra dei nostri siti, delle tue missioni e delle nostre quotidiane attività di Fondazione, riusciamo a ricavarci quei pochi attimi che si traducono poi in sincero abbraccio quando ci si rivede “in carne ed ossa”.
Ossa , a dire il vero, oggi un po’ mal ridotte per la stanchezza e per le corse dell’ultimo minuto per consentire alla macchina del Premio di esprimersi al meglio nei piccoli particolari, ma soprattutto in quelli importanti come ,ad esempio, avere in piazza i nostri bambini (quelli che non si trovano ahimè all’ospedale), i piccoli che nasceranno a breve (visti che bei pancioni?!) a godere assieme del prestigioso spettacolo de “I Nostri Angeli”…
Incontri gratificanti….
Come il tuo e mio…
Come quello con Bennato e i suoi amici, che ha voluto attorno a se i nostri piccoli per regalare loro il suo libro autografato col nome di ciascuno di loro…
Come quello del Trio Contempo (http://www.triocontempo.com/) con Roberta, Isabelle e Marisa che ci hanno dedicato alcuni loro brani proprio nella nostra casa di accoglienza, dove la loro passione del tango ha fatto percorrere i nostri corpi da un lungo ed intenso brivido pur nella calura di un mezzogiorno di luglio….
Come quelli del nostro amico Carabiniere GianFelice che, smontato dal turno, è corso in piazza per stare con noi anche solo pochi minuti (se ricordi la missione “in 24 ore” sul nostro sito)...
Come quello di centinaia, migliaia di persone che ci sono vicine ogni giorno e non sono volute mancare alla serata che celebra i quattro “ragazzi” che oggi ci aiutano da lassù….
Non ci sentiamo soli e siamo certi di non esserlo assolutamente … per questo, con uno sforzo non indifferente, abbiamo voluto che proprio lo scenario del premio facesse da giusta cornice alla presentazione della nostra rivista d’informazione “i nostri Angeli” che con il suo numero 1 si propone , da oggi in avanti, di rimanere ancor più in contatto con tutti coloro che apprezzano la nostra attivita e la condividono quotidianamente con un loro gesto di solidarietà.
Ora basta, altrimenti sembra un “postone” con lo “spottone”.
Poche parole scambiate velocemente ieri sera hanno fatto capire ad entrambi che avremo modo di rivederci molto presto, e attendendo quel momento ti saluto con affetto.
Mauro
Grazie Mauro, ti auguro le migliori fortune e una buona estate.
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