Translate

Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

martedì 10 agosto 2010

Puppenwelt - Il Museo delle Bambole di Elli Riehl

Elli Riehl nacque a Villach il 19 dicembre del 1902. Fin da bambina amava la natura e le lunghe passeggiate con il suo cane. La sua era un'infanzia felice.
Già a 28 anni avvertiva il bisogno di esprimere i suoi sentimenti e le ispirazioni che la natura le dava producendo delle bambole.
Dopo la morte prematura del marito si trasferì a Buchholz nel "Gegendal" da una contadina. Il suo desiderio di vivere in una casetta in montagna fu realizzato.
Elli viveva in armonia con i montanari, adorava i bambini che amava immortalare nelle loro espressioni più genuine attraverso le sue bambole.
Nel 1950 Elli si stabilisce a Winklern con il Dott. Kraus, il suo compagno. Nel tempo trascorso insieme a lui in conversazioni su arte, religione e culture le si aprì un nuovo mondo cosicché cominciò a ritrarre anche gli adulti. 
E' in questo periodo che le sue bambole diventano oggetti di collezionismo. 
Un gran numero di visitatori si recava al suo laboratorio per ammirare le sue piccole opere d'arte. 
Subito dopo la morte del Dott. Kraus, Elli ha allestito un museo in una parte della sua casa per poter lavorare giorno e notte producendo un gran numero di bambole.
Elli Riehl morì l'8 settembre del 1977.
Nel 1990 il piccolo museo fu ingrandito e ristrutturato in grande stile. Adesso i visitatori possono ammirare anche il laboratorio dove Elli creava le sue opere.
Ogni anno miglia di visitatori vengono a Winklern, vicino Villach. 
Nelle vetrine sono esposte circa 700 bambole: donne, ragazze, ragazzi, angeli, personaggi fiabeschi vestiti con abiti cuciti personalmente da Elli.
La visita di questo graziosissimo museo mi ha portato tanta gioia e un pò di malinconia per un mondo duro ma felice che è oramai irrimediabilmente andato perduto. 
Se siete in Carinzia sarebbe davvero imperdonabile lasciarsi sfuggire l'occasione di ammirare il lavoro di questa donna straordinaria.
Per arrivarci da Tarvisio entrate in Austria dall'ex valico di Coccau, superate la città di Villach in direzione Ossiacher See fino alle indicazioni per Treffen (a sinistra). Da qui è sufficiente seguire le indicazioni per il Puppenmuseum a 3 chilometri dopo Treffen (a destra).
Prezzi ed orari aggiornati li potete trovare nel sito ufficiale del museo (purtroppo solo in lingua tedesca ma utile ai nostri scopi).
Un caro saluto.

5 commenti:

Sissi ha detto...

Che bellissimo museo... grazie di regalarci questi meravigliosi spaccati di cultura!!!

Trekker ha detto...

Sai Sissi... sempre più spesso mi ritrovo a pensare alla fortuna di vivere in questi posti meravigliosi a poche decine di km. dalle Giulie, dall'Austria e dalla Slovenia.

Sissi ha detto...

Ciao. Ti scrivo per chiederti delle info visto la tua conoscenza delle montagne: mi sapresti consigliare una camminata in montagna dove si veda boschi(natura in genere) per esploratori non espertissimi, nella nostra regione?Grazie 1000. Saluti

Trekker ha detto...

Sissi,
per quello che mi chiedi mi sentirei di consigliarti sicuramente la Foresta Demaniale di Tarvisio che è la più estesa d'Italia e che ha una storia molto interessante (ne parlerò in un prossimo post). In particolare potresti portare i tuoi amici "non espertissimi" agli stupendi Laghi di Fusine, due smeraldi incastonati nella foresta con ampie vedute sul Mangart e altre cime delle Giulie. Da li, qualora abbiate voglia di scarpinare, ma sempre su sentieri semplici, potreste salire al rifugio Zacchi (indicazioni chiare presso il Lago Superiore). Altro posto del quale sono innamorato e il Monte Lussari sul quale si può arrivare con cabinovia e da li si aprono facili passeggiate panoramicissime veramente gratificanti.
Per queste due mete ho già pubblicato in precedenza due post che ti consiglio di leggere.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Ho visitato il museo all'inizio da agosto. Veramente eccezionale, da non perdere! Emozionante