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Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

domenica 3 agosto 2008

Il Museo Storico Militare delle Alpi Giulie di Cave del Predil

Nel centro di Cave del Predil, in Piazza della Chiesa, a fianco della nuova chiesa di S. Anna, c'è l'edificio della ex scuola elementare risalente al 1908, recentemente ristrutturato per ospitare il museo in questione. Pur se il paesino che lo ospita è oggi decisamente lontano dalle rotte dei traffici turistici e commerciali, insiste su un territorio che è stato, a suo tempo, al centro di epocali avvenimenti bellici che ne hanno evidenziato la grande valenza strategico-militare. Di questi avvenimenti, tre in particolare sono quelli che maggiormente hanno inciso sull'assetto geo-politico, etnico-linguistico, demografico e socio-economico del Tarvisiano:
- le campagne napoleoniche antiasburgiche condotte dall'Armata d'Italia tra il '700 e l'800 che, oltre a tramandare alla storia militare l'importanza delle vie tattiche del Predil e della Raccolana nonchè della stretta di Malborghetto, hanno creato le premesse per la "fortificazione carinziana" le cui vestigia sono tra i pochi monumenti storici del Tarvisiano;
- la 1^ Guerra Mondiale con il suo fronte italo-austriaco nel settore  carnico-giulio-carinziano, con la disfatta di Caporetto e la conclusione vittoriosa del conflitto che ha consentito al Regno d'Italia di annettere, superato lo spartiacque di Camporosso, la conca di Tarvisio e di stabilire così il nuovo confine di Stato;
- la 2^ Guerra Mondiale per aver fatto del Tarvisiano la base di partenza, supportata dalla fortificazione permanente nota come Vallo Littorio, per le operazioni di occupazione del territorio jugoslavo nell'aprile-maggio del 1941 e per essere stato oggetto di contenzioso internazionale per la definizione dei confini al termine del conflitto. 
Per quanto detto, il museo è stato organizzato in diverse sale nelle quali il visitatore è lasciato libero di girare ma che, come gentilmente consiglia il custode, dovrebbe essere visitato secondo il seguente ordine:
- sala del sito (intitolata a Julius Kugy)con la presenza di due grandi plastici che consentono di orientarsi topograficamente nella zona di interesse e di comprendere il motivo della collocazione dei manufatti militari nei siti del percorso museale esterno; vi sono riportati inoltre ingrandimenti fotografici, mappe, riferimenti storico-cronologici e tecnico-balistici che forniscono nozioni sulla fortificazione permanente areale;
- sala multimediale attrezzata per proiezioni e conferenze; apprezzabile un bel plastico che riproduce il borgo che si stringe attorno al santuario del Monte Lussari;
- sala delle guerre austro-napoleoniche (intitolata ai due Capitani del Genio Austriaco Hensel ed Herman) che offre uno spaccato storico di tali campagne dal 1797 al 1814 nell'alto Friuli, Valcanale, alto Isonzo e Carinzia; segnalo, inoltre, la presenza di documenti inerenti la battaglia di Tarvisio e armi, uniformi e plastici esplicativi;
- sala della 1^ Guerra Mondiale dove viene preso in esame il periodo 1914/18 che ha interssato la zona tra l'alto Isonzo, la val Raccolana, la val Fella e l'alta Carnia; anche in questa sala sono custodite uniformi, armi, reperti e documenti inerenti le battaglie del monte Nero, monte Rombon, Jof di Miezegnot e Due Pizzi oltre agli albi d'onore dei caduti di ambedue i fronti;
sala della 2^ Guerra Mondiale dove si fa luce sul periodo in cui la monarchia italiana subentra a quella asburgica con conseguente presenza fascista nel Tarvisiano fino all'occupazione alleata del 1945; un'ampia serie di armi, corredi militari, locandine, uniformi fa da contorno ai numerosi documenti presenti;
- biblioteca ed emeroteca fornitissima a disposizione dei visitatori per approfondimenti e studi;
- sala del comprensorio di Cave del Predil - Raibl dove viene posta doverosa attenzione alla comunità che ospita il museo e che nel tempo è stata al centro di importanti vicende legate al mondo minerario e a quello militare con documenti, oggettistica e materiali vari che permettono di conoscere la realtà sociale ed urbanistica del luogo.
All'esterno dell'edificio museale si trovano alcuni pezzi di artiglieria relativi all'ultimo periodo preso in considerazione.
Il percorso interno può essere ampliato con la visita ad opere militari (Batteria di Sella Predil, Forte al Lago e le opere nr. 5, 8, 10, 11, 12, 14, 15 e 16 del Vallo Littorio ubicate, queste ultime, tra il lago e la località di Riofreddo) che offrono un quadro aggiuntivo sui modelli di difesa in zona alpina ed in particolare nel corso della 1^ e 2^ Guerra Mondiale attorno al territorio di Cave.
La mia visita si è svolta in un'atmosfera ovattata e di quiete, l'ideale per studiare e riflettere su periodi di grandi tensioni ed avvenimenti. Pur in presenza di un cartello di divieto di utilizzo della fotocamera, il suo uso è, comunque, tollerato.  Il costo del biglietto di ingresso è di 3 Euro per gli adulti e 2 Euro per i bambini. Il museo è aperto, dal 15 maggio al 15 settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 (domenica solo al mattino); dal 1 dicembre al 20 gennaio (domeniche, lunedì, Natale e Capodanno esclusi) con gli stessi orari. E' possibile visitare il museo in altri periodi su prenotazione al tel. 0428.648912.
Questa bella iniziativa è stata voluta dall'Amministrazione Comunale di Tarvisio e gestita dal "Gruppo Storico Tarvisiano".

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