Translate

Lettori fissi

Un piccolo diario che ha come filo conduttore il mio amore per la montagna e per i viaggi in genere... ma anche pensieri e riflessioni su quello che mi circonda perché il vero esploratore è colui che non ha paura di spogliarsi delle ipocrisie e aprirsi all'ignoto.

domenica 29 giugno 2008

Il frico


Il frico è uno dei piatti che preferisco quando vado in montagna. E' possibile trovarlo in quasi tutti i rifugi del Friuli così come nelle trattorie e nei ristoranti della bassa friulana. Questo piatto in origine era una pietanza da recupero e serviva a "riciclare" gli scarti del formaggio; nato nelle valli Carniche si è poi diffuso in tutto il Friuli. Può fungere da antipasto o da seconda portata, ma anche da piatto unico se la porzione servita è abbondante.
Il frico lo possiamo trovare in due versioni: friabile e morbido.
Per entrambi l'ingrediente base è il formaggio Latteria o meglio ancora il Montasio.
La versione friabile non ha altri ingredienti, è molto sottile, quasi croccante; qualche volta ho trovato in alcuni ristoranti il frico friabile abilmente sagomato a forma di cestino contenente un fumante intingolo di funghi locali e Montasio fuso accompagnato da polenta gialla. Ultimamente sono apparsi in commercio anche dei sacchetti di snacks al frico ad imitazione delle patatine; ovviamente non reggono il confronto.
Personalmente preferisco la versione morbida composta da una miscela di Montasio di diversa stagionatura con l'aggiunta di patate, cipolla, extravergine di oliva e sale. Può essere servito così com'è o accompagnato con funghi, speck o altri salumi friulani; anche qui non manca mai la polenta di mais.
Visto che siamo in tema riporto anche la ricetta ma non voglio rubare il mestiere all'amica blogger Cuocapercaso.
Per 4 persone: 500 gr. di Montasio (per metà stagionato e per metà fresco), 500 gr. di patate, 100 gr. di cipolle, 5 cl. di olio (ma spesso viene usato il burro delle malghe per 50 gr.); sale q.b.
Le patate vanno sbucciate, lessate e tagliate a fette sottili; il formaggio deve essere tagliato in piccoli pezzi. In una padella antiaderente si fanno rosolare (a fuoco moderato) le cipolle nell'olio o nel burro ed in seguito si aggiungono le patate con sale e se gradito del pepe aumentando la fiamma per alcuni minuti. In seguito si aggiunge il formaggio e si continua a cucinare per circa 10/15 minuti a fuoco lento fino a che, comunque, la parte di formaggio a contatto con la padella non presenterà una bella crosticina; occorre ora girare il formaggio (magari con l'ausilio di un coperchio o di un piatto) per farlo dorare anche dall'altro lato.
Il frico ora è pronto per essere impiattato e servito ben caldo con una generosa quantità di polenta gialla. Se il frico presenta dell'olio in eccesso è necessario scolarlo prima di servirlo.
Come avrete visto dagli ingredienti non è certo un piatto leggero ed estivo ma adatto a climi freschi e dopo una discreta attività fisica. Come vino suggerisco un bianco locale: una Ribolla Gialla dei Colli Orientali del Friuli.
A presto.

3 commenti:

Raffaele ha detto...

BUONOOO!!!! Anche se non ricordo di averlo mangiato quando sono venuto a Trieste. Da provare.
Che tipo di formaggio è il Montasio?
Raffaele

Trekker ha detto...

Parlerò del Montasio quanto prima.
Buona domenica!

Anonimo ha detto...

Buono il frico... ottima scelta.
Mandi
Paolo